Come mangiare nel modo sano con lo scaldavivande

Lo scaldavivande è un comodo oggetto che vi permette di riscaldare o tenere caldo il cibo quando siete fuori casa. Magari avete organizzato una gita al mare o al parco con la famiglia o gli amici e non volete mangiare i soliti panini farciti che si sa non sono proprio dietetici, se avete uno scaldavivande potrete tranquillamente portarvi dietro cibi più sani e mangiarli a temperature di cottura ideali.

Comodo anche da usare in situazioni lavorative durante la pausa pranzo, specialmente se state seguendo diete particolari o se non volete spendere soldi nel solito ristorante con i colleghi. Lo scaldavivande vi permetterà di nutrirvi secondo le vostre esigenze senza alcun tipo di complicazione.

Scaldavivande attivo o passivo?

Esistono due tipi di scaldavivande: quello attivo e quello passivo. Lo scaldavivande attivo è un contenitore alimentato ad energia elettrica, questo vuol dire che per riscaldare il cibo avrete bisogno di una presa per la corrente.

Sicuramente non proprio adatto per situazioni all’aperto o in spiaggia, ma molto conveniente se viene usato in ambienti casalinghi o a lavoro.

Con l’avvento delle prese USB sono stati prodotti modelli di scaldavivande con presa USB, ma questo tipo di connessione non è proprio stato progettato per questa funzione quindi se dovete scegliere uno scaldino elettrico è consigliabile prenderne uno che abbia un alimentatore e una presa per l’elettricità.

Alcuni scaldavivande elettrici hanno bisogno di acqua per riscaldare le pietanze, basterà inserire l’acqua nello scomparto indicato sullo scaldavivande e il gioco è fatto. In commercio vi sono anche modelli più avanzati che utilizzano dei particolari gel come elemento termo conduttore.

Lo scaldavivande passivo come potrete immaginare è un contenitore fatto con materiali che permettono di tenere calda la pietanza all’interno. Sono molto comuni quelli da mare che potrete utilizzare anche in altre situazioni come pic-nic o gite in montagna.

Questi non richiedono nessun tipo di collegamento elettrico quindi possono essere trasportati e utilizzati facilmente, magari anche per portare a casa di amici del cibo cucinato a casa vostra.

Pulizia e manutenzione

Da non sottovalutare la pulizia e la manutenzione dello scaldavivande. Nei modelli più comuni le vaschette per il cibo sono removibili e quindi più facili da pulire, dato che si potrà detergerle una alla volta.

Non è consigliabile acquistare uno scaldavivande senza questa opzione, perché la pulizia sarebbe seccante e poi non si riuscirebbe neanche a pulire bene tutto l’oggetto, correndo il rischio di rovinare il sapore del cibo durante i successivi utilizzi. In conclusione, lo scaldavivande è un oggetto utilissimo sia per mangiare sano che per risparmiare qualche soldino in ristoranti quando si è fuori casa.

Facciamo qualche considerazione sul cardiofrequenzimetro

Siete amanti dello sport? Quanto tempo al giorno dedicate a questa sana attività? Che la vostra passione sia occasionale o professionale, c’è un piccolo apparecchio che non può certo mancare: il cardiofrequenzimetro. Se non ne possedete già uno, quale occasione migliore per informarvi sull’importanza di questo discreto gioiellino della tecnologia!

Che cosa è

È un dispositivo elettronico ideato per misurare il battito cardiaco. Ma a cosa serve misurare il battito cardiaco? Il battito cardiaco è il dato fondamentale per determinare la frequenza cardiaca, nel nostro caso quella in fase di allenamento.

Inizialmente il cardiofrequenzimetro, impropriamente chiamato cardiometro, è stato pensato per misurare la frequenza cardiaca, oggi invece troviamo diversi modelli sul mercato multifunzione che consentono di contare i passi e di conteggiare le calorie bruciate durante l’allenamento o addirittura rilevare la variabilità del battito cardiaco.

Perché è importante utilizzarlo?

Qual è la vostra reazione alla domanda: possiedi un orologio battito cardiaco? Sicuramente avrete pensato all’ennesimo aggeggio studiato per svuotare le vostre tasche, oppure avrete pensato che non fa per voi ma sicuramente è più indicato ai maniaci dello sport.

Il vostro sorriso conferma quanto appena detto. Ma qui casca l’asino! Eh sì perché la chiave per un buon allenamento è conoscere il proprio corpo e la reazione allo sforzo. Torniamo quindi alla frequenza cardiaca… perché misurarla?

Il battito del cuore consente al sangue di apportare ai muscoli durante l’esercizio fisico, ossigeno e nutrienti, quindi possiamo capire la stretta relazione tra frequenza cardiaca e sforzo, o meglio ancora maggiore sarà lo sforzo più alta sarà la frequenza cardiaca.

Però c’è un limite oltre il quale la frequenza non aumenta e viene definita frequenza cardiaca massima, molto importante per l’atleta in quanto fornisce le informazioni utili per l’allenamento.

Essa è la base per poter calcolare altre frequenze cardiache molto importanti per l’allenamento, come la frequenza di soglia anaerobica, la frequenza di fondo veloce, frequenza di fondo medio o cardiovascolare, la frequenza di fondo lento e la frequenza minima allenante.

Quindi dal battito del cuore possiamo portare al massimo rendimento l’allenamento senza commettere errori grossolani, questo perché ogni fisico ha modi e tempi diversi di reazione allo sforzo e conoscersi bene rende veramente possibile migliorarsi.

Come è fatto

Questo dispositivo particolare è formato da una fascia toracica con funzione di trasmittente e un orologio ricevitore da polso. La fascia viene posizionata all’altezza del cuore e fissata grazie ad un elastico regolabile, per una migliore aderenza degli elettrodi alla pelle è consigliato inumidirli prima dell’applicazione con soluzione salina preferibilmente per favorire la trasmissione degli impulsi elettromagnetici.

Il trasmettitore all’interno della fascia è alimentato a batterie con un’autonomia di 3000 ore circa. Il ricevitore invece va collocato ad una distanza inferiore a 60 cm dagli elettrodi ed è alimentato a batteria. È considerato il cuore di questo dispositivo e al suo interno è installato un software che riceve gli impulsi trasmessi e li elabora in dati.

Consigli pratici

Dopo aver utilizzato il dispositivo si consiglia di asciugare completamente la fascia per evitare di lasciarlo attivo oltre il tempo necessario. Ciò perché il trasmettitore è attivo quando gli elettrodi sono umidi e si spegne quando sono ben asciutti.

Perché utilizzare umidificatore per il nostro benessere

L’arrivo della stagione invernale comporta un notevole calo delle temperature. Per portare un po’ di caldo e di tepore in case e ambienti di lavoro si deve ricorrere necessariamente al riscaldamento.

Ciò però comporta qualche inconveniente, perché l’aria in circolo è sempre la stessa quindi non vi è ricambio. L’assenza di ricambio di aria quando i caloriferi sono accesi è nociva per la salute, in quanto tende a seccare l’aria circostante. Il rimedio a questo increscioso problema è l’umidificatore. Chi ne ha mai sentito parlare?

L’umidificatore è un dispositivo elettrico ad ultrasuoni avente come funzione il corretto mantenimento del tasso di umidità nell’aria. In base al modello consente di regolare il flusso di vapore in base alle esigenze e la durata dell’erogazione è variabile da modello a modello. Può essere a caldo o a freddo e nelle versioni più professionali sono dotati di un carrello per facilitarne il trasporto da un luogo ad un altro.

Come funziona

L’umidificatore aumenta il livello di umidità in un ambiente nebulizzando l’acqua attraverso il processo a micro vibrazione, riducendola in micro particelle compatte subito immesse nell’ambiente. È dotato di un igrostato incorporato che blocca il flusso quando viene raggiunto il limite impostato di umidità.

La tecnologia ad ultrasuoni lo rende un apparecchio molto silenzioso e consente una vaporizzazione fine e duratura, inoltre i bassi consumi di corrente elettrica lo rendono molto economico. il dispositivo a freddo è molto silenzioso mentre il concorrente a caldo può risultare molto rumoroso e tende a produrre calcare.

Umidificatore o anche purificatore?

Vivere ad un livello di umidità adeguato è molto importante al fine di prevenire quelle tanto fastidiose irritazioni delle vie respiratore, assicurare un sonno tranquillo e migliorare la salubrità dell’ambiente.

In particolare se in casa ci sono soggetti che tendono ad avere malattie all’apparato respiratorio risulta fondamentale non solo vivere al giusto tasso di umidità ma anche respirare aria pulita, senza agenti nocivi ed irritanti.

L’umidificatore è ancora una volta la risposta a questo problema. Perché? Perché la vasta gamma di umidificatori per ambienti presente sul mercato offre dei modelli con incorporata la funzione purificatrice, offrendo così aria umida e pulita.

La funzione purificatrice è molto importante perché l’ambiente di casa può essere molto pericoloso a causa di quel mix di sostante e fumi che se inalate possono causare problemi.

Non solo umidificatore

Altra gradevole scoperta di questo elettrodomestico è la possibilità di essere utilizzato come un profumatore per ambienti. Mai visto sugli scaffali dei negozi delle graziose bottigliette contenenti oli profumati per ambienti?

Sicuramente sì ma nessuno ha mai pensato che si tratta di prodotti adatti anche all’utilizzo nell’umidificatore,ovviamente, prima immettere sostanze nel vostro umidificatore accertatevi della compatibilità con l’apparecchio e l’uso che intendete fare.

Ansia: cosa bisogna sapere

Spesso ci si trova in ad un certo punto della vita in cui diventa difficile vivere serenamente, che siano problemi reali o immaginari, l’ansia accompagna questi particolari momenti incidendo in modo negativo sulle nostre azioni condizionando la qualità della vita. Ma cosa è l’ansia? È possibile in qualche modo gestirla?

Di cosa si tratta

Con tale termine s’intende quell’emozione generalmente normale e indispensabile che affiora quando un individuo si trova in pericolo o percepisce una determinata circostanza pericolosa per la sua vita.

Come già detto questa emozione è indispensabile perché consente di preparare il corpo al pericolo e di reagirgli nel modo più appropriato rendendo spesso possibile salvaguardare la propria vita. Ovviamente bisogna distinguere tra situazione di pericolo reale e tangibile da situazione di pericolo presente nella propria testa!

Nel secondo caso lo stato di ansia non consente di svolgere le normali attività quotidiane a causa di una percezione immaginaria del pericolo. Questa situazione pur non portando generalmente conseguenze gravi viene definita ansia clinica e necessita di cure mediche.

Come riconoscerla…

Come ogni patologia anche l’ansia si manifesta attraverso reazioni che tendono a peggiorare la qualità della vita di una persona. Tra i sintomi più comuni ricordiamo mancanza di fiducia in se stessi, sensazione di paura, scarsa concentrazione, insonnia, preoccupazione eccessiva, irritabilità, scarsa memoria.

A queste sensazioni però segue una risposta fisica che può manifestarsi con una totale paralisi o semplicemente il fisico si prepara ad affrontare uno sforzo enorme, in realtà sproporzionato rispetto alla situazione. le persone in stato d’ansia generalmente avvertono disturbi quali tachicardia, eccessiva sudorazione, tremore incontrollato ecc.

È possibile controllarla?

Partendo dal fatto che lo stato ansioso può manifestarsi in diverse occasioni, è possibile con qualche piccolo accorgimento controllare lo stato e migliorare la qualità di vita. Innanzitutto nella grande maggioranza dei casi l’ansia è generata da una situazione di incertezza e dalla preoccupazione di non saper gestire la situazione.

Quindi per vivere meglio è necessario in primo luogo analizzare ciò che realmente è considerato il problema e comportarsi di conseguenza. Se ad esempio prendiamo in considerazione lo stato ansioso generato dal doversi sottoporre ad una prova è facile capire che il risultato che si spera conseguire è ciò che scatena l’ansia.

Questo avviene perché non ci si ritiene capaci di affrontare la prova per scarsa preparazione, per paura di doversi confrontare con un altro individuo ecc. per alleviare questa fastidiosa sensazione è necessario infondere una bella dose di autostima e prendere la vita con più leggerezza senza drammatizzare un evento.

In conclusione per superare questa situazione e vivere al meglio è necessario prima di tutto avere maggiore fiducia in se stessi, eliminare quante cause possibili di insuccesso e concentrarsi su ciò che realmente potrebbe compromettere la vita di una persona senza dar retta ad allarmismi spropositati.

Cosa dovete sapere sulla gelosia

Vi è mai capitato almeno una volta nella vita di essere gelosi? Chi è senza peccato scagli la prima pietra! Nei rapporti interpersonali spesso ci si trova a confrontarsi con altre persone e che sia solo per un fattore estetico o una vera e propria competizione sul lavoro, sovente spunta la tanto famosa gelosia.

La gelosia non è un problema da poco in quanto spesso è causa di liti e grazie al suo effetto distruttivo rischia di compromettere seriamente le relazioni.

Cosa si intende per gelosia

La gelosia è un’emozione che si manifesta quando vi è il timore di perdere qualcuno o qualcosa considerato prezioso. Questa sensazione non si manifesta in tutte le circostanze ma nasce quando si avverte la minaccia di perdere l’oggetto della gelosia stessa.

Ed ecco così che si aprono le porte dell’inferno! La gelosia può manifestarsi nei confronti di cose o persone, ma ciò che accomuna questa emozione è ritenere l’oggetto della gelosia stessa essenziale per la propria felicità.

Ma non solo… si è gelosi di quel qualcosa che ha comportato enormi sacrifici sia in termini economici che in termini affettivi, o che comunque è così importante che la sua assenza sarebbe causa di tristezza infinita.

Diversamente da ciò che si potrebbe pensare la gelosia è determinata da un fattore personale e non dall’ambiente circostante, infatti la gelosia si alimenta dalle percezioni delle situazioni e non dalle situazioni stesse.

Come si manifesta?

Niente di più semplice! La mania di controllare sempre e di gestire tutte le situazioni e compiere delle scelte per un’altra persona è sinonimo di gelosia. La mancanza di fiducia ed una reazione eccessiva ad una battuta banale sono sinonimo di gelosia.

Altro fattore determinante della gelosia è la scelta delle amicizie o delle persone da frequentare, quindi se si fa caso il geloso tende ad avere il controllo totale sulla vita di una persona. Non bisogna fare dell’erba un fascio però!

Alcune volte essere gelosi può essere un sentimento sano e gestirlo nel modo giusto può anche essere costruttivo. Diverso è il caso quando la gelosia è morbosa e rende impossibile la vita alla persona che prova questo sentimento e all’oggetto della sua gelosia.

Perché è un’emozione insana?

Chiarito il punto su come si manifesta la gelosia si può capire che non è un’emozione sana in quanto tende a controllare la vita di una persona.

Per rendere l’idea tenete a mente quanto detto poco prima e pensate alla vostra reazione nel momento in cui qualcuno esercita il controllo e il pieno possesso della vostra vita, spiacevole vero?

Quindi la gelosia distrugge il sentimento amoroso…anzi sembra proprio che chi è geloso oltre ogni misura sia incapace di provare amore, perché l’amore vero implica fiducia, sicurezza e soprattutto libertà.